Morta a Mestre Maria Vingiani, testimone e pioniera dell’ecumenismo e del dialogo interreligioso in Italia. Le parole di ricordo del Patriarca Moraglia

Venezia, 17 gennaio 2020

 

Il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia ricorda così la figura di Maria Vingiani, pioniera dell’ecumenismo e del dialogo interreligioso, deceduta nelle scorse ore a Mestre all’età di 98 anni:

“Per una provvidenziale coincidenza, Maria Vingiani si è spenta nelle ore in cui ricorreva l’annuale giornata del dialogo ebraico-cristiano ed ora si appresta a vivere in cielo la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, appena iniziata. E’ proprio vero che la morte, spesso, svela e sintetizza il valore e il significato più autentici e profondi della vita di una persona. Maria Vingiani ha speso la sua esistenza – lunga, intensa e sempre contraddistinta da umiltà e riservatezza – per favorire la conoscenza, la riconciliazione e il dialogo tra le differenti fedi, tradizioni e confessioni religiose. Molto vicina al Patriarca e poi Papa Roncalli, ebbe il coraggio e la tenacia di camminare lungo sentieri allora inesplorati e impensati ma tanto preziosi per crescere sempre più nella confidenza, laddove possibile nell’unità e soprattutto nell’incontro con l’Altro e gli altri. Grande protagonista dell’ecumenismo e del dialogo interreligioso in Italia nonché fondatrice del Segretariato Attività Ecumeniche, la città e la Chiesa di Venezia – a cui è sempre rimasta legata – le devono essere riconoscenti anche per il particolare impegno civile e politico che la vide (negli anni ’50) giovane assessore alle Belle Arti tutta dedita, con strenua passione, a promuovere e tutelare dal degrado l’ingente patrimonio artistico della nostra unica Venezia. La sua testimonianza di vita rimanga per tutti noi come un pungolo ed un impulso a ricercare sempre il bene, la giustizia, la pace e l’unità sia all’interno della comunità ecclesiale e civile che tra le Chiese cristiane e le altre fedi religiose”.