Incontro a Venezia tra il Patriarca Moraglia e don Luigi Ciotti per la presentazione degli eventi previsti nel marzo 2019 a Nordest per la Giornata in ricordo delle vittime delle mafie. Il prossimo 30 novembre a Mestre iniziativa del Marcianum con don Ciotti

Il Patriarca Francesco Moraglia ha incontrato mercoledì 18 luglio 2018, nel Palazzo Patriarcale di Venezia, il fondatore dell’associazione Libera don Luigi Ciotti. In tale occasione don Ciotti ha voluto informare direttamente il Patriarca, anche nella sua qualità di Presidente della Conferenza Episcopale Triveneto, sulle iniziative previste il 21 marzo 2019 in Veneto e nel Nordest in occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. La Giornata è stata istituita dal Parlamento in tempi recentissimi (nel 2017) ma già dal 1996 l’associazione Libera promuove una manifestazione, ogni anno in città diverse, durante la quale un lungo elenco di nomi delle vittime viene scandito per “fissare” la memoria e il ricordo e, nello stesso tempo, rinnovare e ravvivare il comune impegno quotidiano di lotta a favore della legalità e della giustizia. Per l’appuntamento del 2019 è previsto il coinvolgimento di varie realtà del Veneto e del Nordest, in particolare nelle città di Padova e di Venezia, per tale iniziativa di rilievo nazionale.

All’incontro veneziano ha partecipato anche il presidente del Marcianum Roberto Crosta. Don Luigi Ciotti interverrà, infatti, alla prossima iniziativa promossa dalla Fondazione veneziana e in programma il 30 novembre 2018 a Mestre: si tratterà di un incontro-dialogo con il fondatore di Libera, il mondo delle scuole e delle categorie economiche e sociali sui temi della legalità e dell’impegno per la giustizia e la lotta ad ogni forma di schiavitù. “Per il Marcianum – ha commentato Crosta – quest’appuntamento sarà un ulteriore passo per il nostro riposizionamento nella vita culturale e sociale del territorio. Obiettivo del Marcianum è affrontare ed approfondire temi legati all’educazione e di particolare rilievo sociale, coinvolgendo sempre di più le giovani generazioni e, quindi, le scuole”.