Il Patriarca Moraglia al convegno di Confindustria Venezia sulla responsabilità sociale: «Se fate bene gli imprenditori siete i buoni samaritani della società»

«Se fate bene gli imprenditori voi siete i buoni samaritani di una società»: il Patriarca Francesco mette in rilievo il ruolo degli imprenditori oggi, intervenendo al convegno di Confindustria Venezia e Rovigo sulla responsabilità sociale d’impresa, tenutosi giovedì 6 febbraio nella sede dell’associazione degli imprenditori a Marghera. L’obiettivo era, appunto, di riflettere sul valore che l’impresa ha per il territorio e per chi vi abita, non solo per la creazione di profitto e ricchezza ma per tanti altri aspetti che connotano la vita di una comunità. «In una società che è sempre più comunità globale e, lo auspichiamo, solidale – continua mons. Moraglia – anche nell’ambito del lavoro e dell’economia, la responsabilità dell’imprenditore assume il rilievo di una virtù che è, insieme, individuale e sociale; una virtù “indispensabile” e “necessaria allo sviluppo di una comunità».

In questa direzione si esprime anche Enrico Marchi, presidente della società che gestisce l’aeroporto Marco Polo di Tessera: «Responsabilità sociale d’impresa in Save – esemplifica marchi – significa attenzione ai dipendenti, sostenibilità ambientale e sociale, varie forme di welfare aziendale, istituzione del “consigliere di fiducia” per la tutela della dignità delle persone e per prevenire o contrastare molestie, mobbing o discriminazioni…». Per Vincenzo Marinese, presidente degli industriali veneziani, la responsabilità sociale, che è parte del dna di tante imprese, resta un vocabolo semisconosciuto perché c’è un deficit di comunicazione: «Come Confindustria dobbiamo cambiare il nostro modo di comunicare e comunicarci. Siamo visti spesso solo come egoisti, per i quali conta solo il valore economico, il profitto». Ma la ricerca del profitto è un tassello del puzzle, non il puzzle: «Oggi le scelte economiche sono invece sempre più strettamente legate a temi etici anche di fronte alle sfide di ogni giorno. E questo vale soprattutto per i piccoli e medi imprenditori». Ragion per cui, insiste Marinese, «dobbiamo cambiare il nostro modo di comunicare. Nessuno di noi, in genere, comunica i propri valori, le proprie radici e come ci impegniamo nelle nostre attività e per il nostro territorio…». E se questo sforzo non viene conosciuto è come se non fosse fatto.

Il testo integrale dell’intervento del Patriarca Francesco Moraglia è nel file allegato in calce