Formazione al matrimonio: presentato in Diocesi un nuovo percorso unitario articolato in undici punti e imperniato su tre “dimensioni fondamentali”

Una proposta unitaria, ma non uniforme, per la formazione dei fidanzati. È quanto è uscito dall’incontro del 21 maggio u.s. al Centro Urbani di Zelarino: una proposta della Pastorale diocesana Sposi e Famiglia, pensata in particolare per tutti gli animatori e responsabili della pastorale familiare nelle parrocchie e nelle altre comunità del Patriarcato. «Si tratta di un cammino di arricchimento dei percorsi, ma anche di maggiore unitarietà. Un qualcosa di più unitario fatte salve l’originalità e le ricchezze particolari che ogni zona della Diocesi offre»: così don Pierpaolo Dal Corso, responsabile della Pastorale familiare veneziana, spiega l’itinerario in undici tappe (vedi la scheda sotto).

«La presente proposta è frutto dei vari contributi che sono stati forniti da alcuni operatori di Pastorale familiare della Diocesi, sintetizzati insieme alla Commissione diocesana sposi e famiglia in base alle tre dimensioni fondamentali, indicate anche dal Direttorio di Pastorale Familiare: antropologica-relazionale, teologica e comunitaria-sociale». Si sono così formulati 11 punti che cercano di considerare l’esperienza dei cammini di preparazione dei fidanzati praticata in questi anni e le indicazioni che vengono dal magistero della Chiesa, soprattutto dall’esortazione apostolica Amoris Laetitia (cf. 205-216), «cercando di fornire – sottolinea don Dal Corso – un percorso che sia utile per una preparazione il più possibile completa ed unitaria. Per ogni punto si potranno reperire delle indicazioni di contenuto e dei testi di riferimento. Verranno inoltre messe a disposizione delle schede di sussidio. Contattando l’ufficio, è altresì possibile ricevere il nominativo di persone competenti in materia che si sono rese disponibili».

Va premesso un incontro preliminare di conoscenza che consenta la presentazione dei ragazzi e degli animatori, del programma e delle modalità di svolgimento degli incontri: «Occorre favorire la conoscenza reciproca, creare un clima disteso, di fiducia, superando la possibile diffidenza. L’incontro ha anche la finalità di sondare le motivazioni che spingono i fidanzati a chiedere il matrimonio cristiano e a farsi un’idea del loro cammino di fede, spesso interrotto da anni». E’ importante inoltre, conclude don Pierpaolo Dal Corso, «che nel percorso si inserisca l’incontro dei fidanzati col Patriarca, che testimonia il valore del loro amore per la Chiesa particolare e magari una serata con un breve momento di preghiera insieme. Alcune realtà suggeriscono anche di presentare i fidanzati alla comunità durante la messa domenicale. Riguardo alle modalità di svolgimento del percorso è bene riferirsi anche alle indicazioni del Direttorio di Pastorale familiare (nn. 56-67). La preparazione al matrimonio è sempre più un lavoro d’équipe, in cui al sacerdote si affiancano necessariamente delle coppie, che possono esser d’aiuto con la loro testimonianza. E’ molto positiva anche la presenza di altre persone consacrate. Negli ambiti più specifici è bene ricorrere alla competenza di professionisti che condividano l’antropologia cristiana e che testimonino con convinzione di vita quanto affermano scientificamente».

(Articolo tratto da Gente Veneta, n. 23/2018)

 

 

Undici temi per undici incontri: il nuovo cammino unitario di formazione al matrimonio

 

  • L’esperienza di fede: la riscoperta del Signore Gesù come senso della propria vita. Condivisione del proprio rapporto con Dio, con la fede, con la Chiesa (EG n. 1-8). Per sposarsi in Chiesa, è necessario avere fede? La fede come conoscenza, ascolto e risposta a Dio, che è amore.

 

  • Il progetto di Dio: il matrimonio come risposta alla chiamata di Dio all’amore. Dal battesimo al matrimonio (AL n. 73; FC nn. 11, 51). Quale proposta d’amore Dio fa all’uomo? (DPF n. 23) Il matrimonio e la consacrazione (AL nn. 158-162; FC n. 16; DPF n. 24). Immagini nuziali di Dio nella Scrittura (AL nn. 8-30). La risposta dell’uomo e il suo affidarsi a Dio. La riscoperta del Signore come senso della propria esistenza e della vita di coppia.

 

  • La chiamata all’amore coniugale nella S. Scrittura: il significato del proprio essere persona e della propria sessualità (Gen. 1-2). La differenza sessuale (AL nn. 285-286; FC n. 32), la complementarietà uomo-donna come dono di Dio, l’essere a immagine e somiglianza di Dio (possibile riferimento critico alla teoria gender. cfr. AL nn. 172-177, 285-287). Donare la vita (AL nn. 165-177; FC n. 14). La vita come valore indisponibile (AL n. 83; FC n. 28-30).

 

  • Matrimonio ed Eucaristia: il fondamento sacramentale della vita di coppia (Mt, 5, 27; Gv 2, 1-11; Ef 5, 21-23). Il sacramento del matrimonio nell’insegnamento di Gesù (AL nn. 61-66; FC n. 13, 57). L’amore umano nell’amore divino trinitario. Il sacramento nel grande mistero dell’alleanza tra Cristo e la Chiesa (AL nn. 185-186).

 

  • Innamoramento, amore, fidanzamento, coppia e matrimonio. Matrimonio e convivenza. Dall’innamoramento al matrimonio. La differenza tra “amare” e “provare sentimenti” (AL n. 284). Amare come decisione di vivere in pienezza la relazione con l’altro, in modo totale e responsabile (AL nn. 143-146, 208). Il fidanzamento come periodo di conoscenza di se stessi e della propria capacità di accettare l’altro e donarsi (AL nn. 163-164, 218; DPF nn. 41-43). Dalla convivenza alla pienezza del matrimonio (AL nn. 293-295).

 

  • Il dialogo, il linguaggio della sessualità, la comunicazione, la preghiera nella coppia. Dall’io al noi della coppia. Passare dal “dare informazioni” a comunicare, entrare in relazione, affidando se stessi all’altro. Il valore e l’importanza dell’ascolto (AL nn. 133-141). La sessualità come comunicazione (AL nn. 142-152; GS n. 49; DCE n. 3). I tempi, le modalità e i contenuti della comunicazione. Imparare a discutere, a litigare e a fare pace. La spiritualità coniugale e familiare (AL nn. 313-325; FC nn. 59-62)

 

  • Le proprietà del matrimonio: amore esclusivo, amore per sempre, amore fedele, amore fecondo e aperto alla vita. Il dovere di educazione dei figli nella fede cattolica (aspetti canonici per la validità del matrimonio: (CIC can. 1055-1057, 1136; AL nn. 73, 85-85, 287-290; GS n. 48; FC nn. 19-20, 36-37)

 

  • La trasmissione della vita (aspetti morali e cenni di bioetica. Cfr. AL nn. 80-85): apertura alla vita, metodi naturali paternità responsabile, castità nella coppia(AL nn. 150-157, 166-167, 172-173; 222; DCE n. 5; FC n. 38; HV nn. 11-12; GS n. 48, 51; CCC n. 2360-2366; DPF nn. 27, 34-36). L’atto sessuale come atto umano con fine unitivo (bene per gli sposi) e procreativo (dono dei figli). Perché la fecondazione artificiale in vitro non corrisponde a queste finalità (AL nn. 81-82, 170; DP nn. 14-16; DV, parte II, A-B; CCC 2375-2379; DPF n. 114). L’adozione come fecondità della coppia e apertura all’accoglienza della vita (AL nn. 178-180; DPF n. 113).

 

  • La conoscenza del bene e del male. Amarsi è riconciliarsi sempre. La gestione della crisi (Gen. 3, 1-19). L’amore incarnato: condivisione, compassione, accoglienza con qualità e difetti (AL nn. 105-119, 218; FC n. 21). L’ amore come offerta della propria vita. L’amore come salvezza: l’impegno dei coniugi a camminare insieme con e verso Dio (FC n. 56; CCC n. 1534; AL n. 228). Prevenire e gestire le crisi: la quotidianità, i rapporti con le famiglie di origine e con gli amici (AL. nn. 62, 188-190 219, 231-240; 253- 258; FC n. 33). La dirompente novità dell’arrivo di un figlio: rimanere sposi, oltreché genitori.

 

  • Famiglia, Chiesa e società: il valore ecclesiale, sociale e istituzionale del matrimonio (aspetti civili: cenni). La famiglia come chiesa domestica (AL nn. 86-88; FC n. 13; LG n. 11). La famiglia come asse portante della società, del lavoro e dell’economia (AL. nn. 181-184; 196-198; FC n. 42; DPF 162-188). La famiglia nella diocesi e nella parrocchia: un percorso che continua (AL nn. 217-230; GS nn. 16, 50; FC nn. 14, 28-35; 69-72; HV nn. 10-14). Comunione e separazione dei beni. Doveri civili nel matrimonio concordatario. Separazione e divorzio.

 

  • Il rito del matrimonio. La formula del consenso: “io accolgo te.. e prometto”. Significato e degli impegni che comporta. Prepararsi alla celebrazione (AL nn. 212-216; FC n. 68; DPF nn. 69-87).

 

 

Riferimenti

 

AL Francesco, Amoris Laetitia

CCC Catechismo della Chiesa Cattolica

DCE Benedetto XVI, Deus Caritas Est

DP Congregazione per la Dottrina della Fede, Dignitatis Personae

DPF Conferenza Episcopale Italiana, Direttorio di Pastorale Familiare

DV Congregazione per la Dottrina della Fede, Donum Vitae

EvG Francesco, Evangelii gaudium

FC Giovanni Paolo II, Familiaris Consortio

GS Conc. Vat. II, Gaudium et spes

HV Paolo VI, Humanae Vitae

LG Conc. Vat. II, Lumen gentium