Firmata la convenzione tra Diocesi e Comune di Venezia. Ripartono molti cantieri

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dopo la delibera della Giunta Comunale di Venezia, nei giorni scorsi è stato firmato il protocollo d’intesa tra il Comune di Venezia e la Diocesi Patriarcato di Venezia che disciplina l’erogazione dei contributi previsti dalla Legge regionale 44/87 la quale indica che una quota dei proventi derivanti dagli oneri di urbanizzazione secondaria sia annualmente riservata dai Comuni per finanziare interventi relativi agli edifici religiosi.

Alla Diocesi di Venezia sono stati assegnati complessivamente 485mila euro (solo una parte del fondo complessivo che vede beneficiarie le diverse confessioni religiose presenti a Venezia) per finanziare 19 progetti di intervento sugli edifici di culto o altri edifici come i patronati. Sei interventi riguardano le parrocchie del centro storico per un importo complessivo di 157mila euro; gli altri interventi saranno invece destinati alle parrocchia della terraferma. Tra le opere più significative finanziate si segnala il Duomo di Mestre per il rifacimento totale del manto di copertura e interventi per alcuni problemi di staticità dell’edificio, la chiesa di san Nicolò del Lido per la sistemazione di una parte del manto di copertura, la Basilica della Salute per il restauro della scalinata esterna che presenta numerosi punti di pericolo per i visitatori.

I contributi comunali assegnati copriranno solo una parte dello sforzo economico sostenuto dalle parrocchie per gli interventi di manutenzione; altri contributi saranno ricavati dai fondi dell’8×1000 e, naturalmente, dalla generosità dei fedeli delle singole comunità cristiane.

Non appena le norme sanitarie per contrastare la diffusione del virus Covid-19 lo consentiranno, partiranno diverse decine di cantieri che interesseranno gli edifici di culto del centro storico e della terraferma. Alla ventina di cantieri finanziati con i contributi stabiliti dalla LR 44/87, si aggiungono quelli sostenuti dai fondi 8×1000 e quelli di intervento per i danni dall’acqua alta dello scorso autunno. Un ulteriore contributo della Chiesa veneziana a sostegno della città, delle sue attività economiche e dei lavoratori.