Domenica 15 ottobre, ore 15.00, nella chiesa del Sacro Cuore di Mestre: il Patriarca Francesco Moraglia apre la sua prima Visita pastorale alla Diocesi

Patriarcato di Venezia

Ufficio stampa

Venezia, 12 ottobre 2017

 

Domenica 15 ottobre, ore 15.00, nella chiesa del Sacro Cuore di Mestre: il Patriarca Moraglia apre la sua prima Visita pastorale alla Diocesi

Da gennaio 2018, a partire da Jesolo Lido, le singole tappe sul territorio

 

Sarà una concelebrazione eucaristica aperta a tutti e, proprio per questo, in programma nell’ampia chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Mestre (in via Aleardi) domenica 15 ottobre – con inizio alle ore 15.00 – l’atto ufficiale di apertura della Visita pastorale del Patriarca Francesco Moraglia alle collaborazioni e alle parrocchie della Diocesi veneziana. Le singole tappe “locali” avranno poi inizio nel gennaio 2018, a partire dal Lido di Jesolo.

Il Patriarca – ha sottolineato nei giorni scorsi don Pierpaolo Dal Corso, segretario della Visita – presiederà «la solenne Messa d’indizione della Visita pastorale, per invocare la benedizione del Signore e il Suo aiuto in questo importante evento che segna il cammino del nostro Patriarcato. Si è preferito scegliere questo luogo sacro, anziché la basilica cattedrale, per la sua più ampia capienza, sì da favorire la partecipazione del maggior numero di fedeli, anche grazie alla più agevole raggiungibilità, sia con i mezzi propri che con quelli pubblici».

Oltre ai fini canonici, la prossima Visita pastorale – la prima a Venezia del Patriarca Francesco – vuole incentivare e sostenere il processo attivato in questi anni nella Diocesi con l’individuazione e l’avvio delle collaborazioni pastorali ed esattamente per tale motivo si concretizzerà, appunto, come incontro con le collaborazioni e le parrocchie. Perciò «si  concorderà  con i sacerdoti interessati (vicario foraneo, coordinatori delle collaborazione e parroci) la preparazione, il tipo di incontri e le celebrazioni che si terranno durante la Visita. Vi saranno momenti allargati a tutta la collaborazione, altri per i “cenacoli” e altri ancora per le singole parrocchie e realtà significative, a seconda delle esigenze locali». Quanto ai contenuti e agli ambiti su cui concentrare l’attenzione e il confronto nel corso della Visita è stato specificato che «il Patriarca desidera che possa essere occasione per approfondire le seguenti tematiche: la trasmissione della fede ai giovani, le famiglie e l’esortazione apostolica post-sinodale “Amoris laetitia”, la catechesi degli adulti, le vocazioni sacerdotali e religiose». Si suggerisce con forza, inoltre, «di incoraggiare la  missionarietà delle parrocchie, soprattutto di quelle “forti” nei confronti delle più “deboli” – sia in termini di risorse umane (sacerdoti,  consacrati, ministri,  fedeli laici impegnati nel servizio, sia quanto alle risorse  materiali  (beni,  strutture) – incentivando  meccanismi di perequazione».

La Visita pastorale – osservava il Patriarca Francesco nelle pagine finali della sua lettera “Incontro al Risorto” uscita nei mesi scorsi – «prima di tutto è evento di grazia; un’occasione per ricentrare la nostra vita cristiana su Gesù, affinché ogni comunità torni a gustare il Vangelo e a testimoniarlo in tutti i suoi membri». E nell’intervista pubblicata sul nuovo numero di Gente Veneta – in uscita oggi – il Patriarca spiega così le sue attese e speranze: «Mi aspetto che questa Visita pastorale, prima ben preparata e poi ben vissuta, conduca ogni soggetto ecclesiale interessato e coinvolto – una collaborazione pastorale, una parrocchia, un vicariato ecc. – ad un mandato specifico che sia il frutto del confronto e del dialogo. E che aiuti a far crescere la vita ecclesiale e la trasmissione della fede in quella comunità e in quel territorio. Un mandato che raccolga aperture, incoraggiamenti, indicazioni e forse qualche correzione. Il tutto sempre in un ambito di comunione e di legame forte con il Vescovo e la Diocesi: questa è sinodalità vissuta. Anche le persone che parteciperanno alla celebrazione del 15 ottobre vorrei che si sentissero sin d’ora arricchite d’un mandato ecclesiale che li renda protagonisti – una volta tornati a casa – nella loro comunità, insieme a tanti altri, nel cammino della Visita pastorale. Vorrei, insomma, che fosse un punto d’arrivo e soprattutto di partenza, non una cosa calata dall’alto ma il frutto di una collaborazione in atto e, appunto, sinodale. Suggerisco che vi sia un tempo congruo per la preparazione della Visita pastorale durante il quale sarà importante porsi, insieme, alcune domande fondamentali a cui cercare anche di rispondere insieme. Come stiamo come comunità, come stiamo sul territorio? Ci sono strade e possibilità nuove che possono essere inaugurate in occasione della Visita oppure ci sono cammini e proposte pastorali da ribadire e da rilanciare con più coraggio o magari anche da verificare e correggere? Il dialogo e l’incontro tra le persone, nel tempo della preparazione, dovrebbe aiutare a fare questo e comunque senza prescindere dalla riscoperta personale e, soprattutto, comunitaria della preghiera».

Nella sezione del sito diocesano www.patriarcatovenezia.it dedicato alla Visita pastorale sono disponibili vari materiali e schede di approfondimento sulla Visita stessa e sulle collaborazioni pastorali.

Info: tel. 041974298 –  email:  ufficiostampa@patriarcatovenezia.it .