Da Madre Teresa “scelte radicali, fatte in semplicità e sempre in comunione”: il Patriarca consegna la santa ai volontari della carità e alla Chiesa veneziana

“La piccola Madre era di fisico minuto; aveva però una grande anima ed è riuscita a far sentire la sua voce ai potenti della terra. La sua testimonianza, il suo servire Cristo, interpella credenti e non credenti. Quella piccola “matita di Dio” ha sempre scritto sotto la divina dettatura e per questo ci ha insegnato e continua ad insegnarci molte cose”: inizia così lo scritto del Patriarca di Venezia Francesco, affidato alle pagine del settimanale diocesano Gente Veneta oggi in uscita (testo integrale in allegato) e con cui “consegna” la nuova santa – canonizzata domenica scorsa da Papa Francesco – alla Diocesi ed in particolare a tutti i volontari che operano nell’ambito della carità.

Santa Teresa di Calcutta, osserva il Patriarca, “ha compiuto le scelte più radicali con grande semplicità, in spirito di profonda comunione ecclesiale. Mai vi è stato, in lei, un atteggiamento di polemica o di rottura. E così ci ha detto come un carisma, anche e seppur nuovo, si possa vivere non dividendo, non mirando a finire sui giornali e soprattutto non giudicando la Chiesa; di questo le siamo grati”.  E ai volontari sottolinea che “Teresa fu innanzitutto un’anima eucaristica; per lei la carità nasceva non da una scelta sociologica ma da Gesù Eucaristia, adorato e colto come presenza di salvezza per il mondo. Seguitela fedelmente, ogni giorno, su questa strada”.

Mons. Moraglia invita a riprendere il discorso che Madre Teresa pronunciò nel 1979 in occasione della consegna del Premio Nobel per la pace e a non dimenticare l’insegnamento reso con la sua forte determinazione a favore della vita: “Stando accanto agli ultimi – a Calcutta come in tante periferie del nostro pianeta – ci ha fatto capire che davanti a Dio e agli uomini la vita di ogni persona è sacra e nessuno può essere considerato uno “scarto”. La vita, allora, va rispettata e tutelata in ogni momento, dal suo sbocciare al suo naturale spegnersi”.

“Santa Teresa di Calcutta – conclude il Patriarca nel suo messaggio – aiuti ogni volontario e volontaria e l’intera nostra amata Chiesa di Venezia a compiere “con grande amore” quelle piccole cose che oggi ci sono richieste per il bene e la pace di tutti, nel rispetto della vita e nell’accoglienza delle singole persone”.