Ceneri a San Marco e inizio delle “Stazioni” quaresimali

Patriarcato di Venezia Ufficio stampa
Mestre-Venezia, 8 febbraio 2005
Domani sera a San Marco la celebrazione delle Ceneri con il Patriarca. Venerdì 11 febbraio iniziano le ‘stazioni quaresimali’ del Patriarca e i vicari episcopali presso i luoghi di sofferenza della diocesi
Domani, Mercoledì delle Ceneri, il Patriarca card. Angelo Scola dà inizio al tempo liturgico della Quaresima presiedendo nella Basilica di S. Marco a Venezia la messa delle ore 18.30 durante la quale si svolgerà il rito dell’imposizione delle ceneri.
Dal prossimo 11 febbraio inizieranno poi le ‘stazioni quaresimali’* (v. nota sotto) con il Patriarca e i vicari episcopali impegnati, nei cinque venerdì di Quaresima, in un prolungato pellegrinaggio tra ospedali, case di cura e istituti di riabilitazione, case di riposo, pensionati e comunità d’accoglienza presenti nelle varie zone del Patriarcato di Venezia. Sarà un forte momento di comunione tra il Vescovo e le comunità ecclesiali sparse sul territorio ed incontrate soprattutto nelle situazioni e nelle persone più segnate dalla sofferenza o dalla malattia. ‘Rinnovando l’esperienza dello scorso anno – spiega mons. Orlando Barbaro, vicario episcopale per la santificazione e il culto – queste celebrazioni esprimono il senso di comunione delle singole comunità con la Chiesa locale ed il Vescovo. Il Patriarca ha voluto legare l’esperienza della ‘statio’ alla visita dei luoghi della sofferenza perché è lì che si vive, in modo speciale e quotidiano, la morte e la resurrezione di Cristo ed è lì che si possono incontrare quanti rappresentano l’immagine vivente del Crocifisso’.
Le stazioni quaresimali prenderanno il via venerdì 11 febbraio in coincidenza, tra l’altro, con la Giornata Mondiale del Malato: il Patriarca Scola sarà presente all’Ospedale Civile Ss. Giovanni e Paolo di Venezia (ore 15.00 incontro con il personale socio-sanitario; ore 16.00 Messa nella chiesa dell’ospedale; ore 17.00 visita ai reparti di Lungodegenza e Pediatria) mentre il vicario generale mons. Beniamino Pizziol si recherà in visita alla vicina Casa di Riposo e il vicario episcopale mons. Orlando Barbaro andrà alla Ca’ dei Fiori di Quarto d’Altino. Le stazioni quaresimali proseguiranno nei successivi venerdì con un fitto programma di incontri, visite e celebrazioni.
Info: tel. 041/959999
* Le cosiddette ‘stazioni quaresimali’ prendono origine da un’antica tradizione della Chiesa nata nella diocesi di Roma e risalente al II e III secolo. La “statio” (il cui significato letterale rimanda al ‘fare la guardia’ proprio dei militari) era la celebrazione eucaristica comunitaria presieduta dal Papa presso una chiesa capitolina; nei vari giorni della Quaresima, il popolo si ritrovava in un punto fissato e da lì, in processione, si recava presso la chiesa dove aveva luogo, secondo un calendario prestabilito, la liturgia eucaristica. La “statio” diventava così espressione di comunione e unità del popolo di Dio che, assieme al suo pastore, viveva con grande intensità il cammino di preparazione alla Pasqua. Alcuni riti di questa antica celebrazione sono poi entrati a far parte del rito ordinario della Messa: la prima orazione, chiamata ‘colletta’, nella “statio” romana indicava l’assemblea che si riuniva per la processione introitale e c’era inoltre l’usanza che ai sacerdoti – che, per gravi motivi, non potevano partecipare alla celebrazione – il Santo Padre inviasse un frammento del pane eucaristico consacrato in quell’occasione e da mettere insieme agli altri frammenti per la comunione del sacerdote e dei fedeli. Tale gesto è tuttora presente nell’odierna celebrazione eucaristica nel momento in cui il sacerdote, poco prima della comunione, mette nel calice un frammento di ostia ed esprime così la piena comunione con la Chiesa locale ed universale.

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