Aggressione di Capodanno in Piazza San Marco: la tristezza e l’indignazione del Patriarca Moraglia e della Chiesa veneziana

Patriarcato di Venezia

Ufficio stampa

Venezia, 2 gennaio 2020

 

Aggressione di Capodanno in Piazza San Marco: la tristezza e l’indignazione del Patriarca Moraglia e della Chiesa veneziana

“Venezia è da sempre e vuole rimanere città di pace e di libertà. Da respingere e condannare con forza ogni forma di violenza, intolleranza e antisemitismo”

 

Il grave episodio di aggressione avvenuto in Piazza San Marco a Venezia, nelle ore di Capodanno, ha suscitato profonda tristezza e vera indignazione per la violenza fisica, verbale e ideologica che ha manifestato. Tale fatto – particolare da non sottovalutare – si è, tra l’altro, consumato nel luogo simbolo della nostra città. È un episodio che offende l’intera comunità, va contro il rispetto e la dignità delle persone, mina alle radici la pacifica convivenza e, quindi, va condannato con forza e in alcun modo minimizzato.

Il Patriarca Francesco Moraglia e la Chiesa che è in Venezia esprimono solidarietà a chi è stato colpito e aggredito verbalmente e fisicamente, confermando la vicinanza sia a chi personalmente è stato oggetto di tale atto sia alla comunità ebraica che è realtà viva, significativa e importante della nostra città, respingendo e condannando con forza ogni forma di violenza, di intolleranza e di antisemitismo.

Venezia è da sempre e vuole rimanere città di pace e di libertà, accogliente verso tutti, amante della giustizia e del bene comune e perciò – per sua natura e storia – refrattaria e contraria ad ogni tipo e richiamo (vecchio e nuovo) di violenza, discriminazione e intolleranza che si rifanno a spregevoli forme ideologiche. Preoccupa il fatto che “protagonisti” di tali atti siano dei giovani; ciò evidenzia drammaticamente la gravità della questione culturale ed educativa soprattutto, ma non solo, nei confronti delle giovani generazioni.

 

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