Itinerario formativo 2019-2020

Nel prossimo Anno Pastorale 2019/2020, e nei successivi due che seguiranno, sollecitati dalla riflessione del recente Sinodo dei giovani, saremo invitati a proseguire il percorso introdotto dalla Lettera Pastorale del Patriarca Francesco, L’amore di Cristo ci possiede. Se quest’anno abbiamo concentrato la nostra attenzione sul tema del kerygma e della testimonianza che lo sostiene – sottolineando in modo particolare la vita di tanti cristiani e chiese perseguitate –, si apre ora davanti a noi un cammino triennale orientato a percorrere le tappe fondamentali dell’iniziazione cristiana. Il Kerygma si traduce, infatti, in una peculiare esperienza nella quale progressivamente il Signore ci invita ad una comunione sempre più profonda con Lui. Eccoci, allora, alla “porta” di questa esperienza viva: il Sacramento del Battesimo e la vita nuova che da esso si genera saranno argomento del primo anno.

A guidarci nel cammino – assecondando in tal senso la più ampia proposta della pastorale diocesana – sarà il brano di Atti 8,26-40, l’incontro tra il diacono Filippo e l’eunuco della regina Candace che porterà appunto al Battesimo di quest’ultimo.

Il brano ci permette di individuare i tre momenti che scandiranno i passi del prossimo anno pastorale di PGVE.

  1. IL BISOGNO DI ESSERE VIVI. Il viaggio del funzionario della regina Candace, la sua fatica a comprendere e le sue domande ci mettono davanti alla “sete” dell’uomo e al Battesimo come dono di cui tornare ad accorgersi.
  2. NON SEI SOLO, QUALCUNO TI PARLA. «E come potrei capire se nessuno mi guida?» esclama l’eunuco. La figura di Filippo e l’urgenza che la vita nuova del Battesimo si esprima in una comunità.
  3. UNA VITA CHE SI COMUNICA VIVENDO. «L’eunuco pieno di gioia proseguiva la sua strada». La missione come espressione naturale della vita battesimale.

VEDI ALLEGATI

1) IL BISOGNO DI ESSERE VIVI

SPUNTI UTILI

Per gli educatori e i più grandi…
PAPA FRANCESCO, Christus vivit, in particolare il cap. III dell’Esortazione: voi siete l’adesso di Dio.

PAPA FRANCESCO, Discorso alla Veglia dei giovani, GMG – Cracovia 2016.

ALEKASNDR ŠMEMAN, La benedetta sete dell’uomo, p. 15-27; Il sogno eterno della felicità, p. 73-75; in A. ŠMEMAN, I passi della fede, Milano 2012.

Per i più giovani…

SFERA EBBASTA, Mademoiselle (il testo della canzone – con la sua problematicità – indica tuttavia una serie di dinamiche su cui potrebbe essere interessante soffermarsi… la solitudine, la mancanza di senso, la sferzante constatazione che nei rapporti amicali e affettivi ci si usa reciprocamente e ci si butta via… un esempio insomma di quello che Papa Francesco (in Christus vivit n. 264) chiama la “cultura del provvisorio”.

ARISA, Mi sento bene (il testo della canzone è un invito… ma forse ben di più una forzata e caparbia autosuggestione sul fatto che “non pensando” alla vita e alle sue esigenze ci si senta “bene”).

FABRIZIO MORO, Figli di nessuno (Amianto)… (il grido dell’uomo davanti alla constatazione di una realtà che non risponde, che è contraria sin dall’inizio, e di fronte alla quale l’unica risposta sembra la forza di un io che, nonostante tutto, continua a lottare contro tutti e tutto… verrebbe come da domandarsi: è vera fino in fondo questa posizione?).