Il Silenzio

(M. Delbrel)

        

Il silenzio non ci manca, perché lo abbiamo.

Il giorno in cui ci mancasse,

significherebbe che non abbiamo saputo prendercelo.

Tutti i rumori che ci circondano

fanno molto meno strepito di noi stessi.

Il vero rumore è l’eco che le cose hanno in noi.

Non è il parlare che rompe inevitabilmente il silenzio.

Il silenzio è la sede della Parola di Dio, e se, quando parliamo,

ci limitiamo a ripetere quella parola, non cessiamo di tacere.

I monasteri appaiono come i luoghi della lode

e come i luoghi del silenzio necessario alla lode.

Nella strada, stretti dalla folla,

noi disponiamo le nostre anime come altrettante cavità di silenzio

dove la Parola di Dio può riposarsi e risuonare.

In certi ammassi umani dove l’odio, la cupidigia,

l’alcool segnano il peccato, conosciamo un silenzio da deserto

e il nostro cuore si raccoglie con una facilità estrema

perché Dio vi faccia risuonare il suo nome: «Vox clamans in deserto».