I compiti dei moderatori


Ogni Collaborazione Pastorale è guidata da un sacerdote moderatore scelto tra i sacerdoti delle parrocchie che la compongono. È nominato dal Patriarca ordinariamente per un triennio, ma può essere liberamente cambiato in base alla necessità. Egli farà riferimento al Vicario generale e al Vicario per la pastorale, secondo le materie, per lo svolgimento del suo compito.

Riconoscere e favorire la funzione del sacerdote moderatore sarà decisivo per promuovere l’azione pastorale comune nella Collaborazione, in fraterna corresponsabilità con i parroci, gli altri presbiteri, i diaconi, i membri del Cenacolo e con quanti vi svolgono ministeri e servizi.

Il sacerdote moderatore ha il compito di far crescere la Collaborazione nella precisa prospettiva della missionarietà e nello spirito dell’ecclesiologia di comunione del Concilio Vaticano II, in modo da favorire, con ogni risorsa a disposizione, corresponsabilità e sussidiarietà. Egli, in particolare, si prenderà cura dell’avvio del processo di costituzione della Collaborazione e della piccola comunità di vita cristiana chiamata ad esserne il riferimento (Cenacolo). È il primo motore di questo processo ed anche la figura di sintesi del cammino sinodale delle comunità.

È compito in particolare del sacerdote moderatore:

  • coordinare la costituzione del Cenacolo della Collaborazione Pastorale, nominarne il segretario e curarne la periodica convocazione;
  • coordinare il servizio liturgico (animazione e orari delle Sante Messe, celebrazioni, confessioni) e la comunicazione tra le comunità (foglio parrocchiale, internet…)
  • coordinare gli ambiti con i quali è possibile creare una pastorale a servizio della Collaborazione, armonizzando le imprescindibili mete pastorali comuni della Diocesi con le esigenze locali;
  • coordinare gli interventi nell’ambito caritativo e l’attenzione al territorio;
  • coordinare i percorsi di Iniziazione Cristiana e la formazione comune dei catechisti ed educatori;
  • coordinare la presenza nella Collaborazione (oppure, dove non è possibile o opportuno, nella zona, assieme agli altri moderatori) di corsi di preparazione al sacramento del matrimonio, di percorsi di educazione all’affettività e di accompagnamento degli sposi;
  • verificare e promuovere una pastorale condivisa della scuola paritaria laddove ne sia presente più d’una oppure inserire un’unica scuola presente nell’attività dell’intera Collaborazione o zona;
  • ove presente, coordinare, facilitare e promuovere l’azione del sacerdote collaboratore per la pastorale dei giovani e delle giovani famiglie nella Collaborazione.

Il sacerdote moderatore svolgerà questo essenziale lavoro di coordinamento coinvolgendo i confratelli, i diaconi, i religiosi e i laici che operano nei diversi ambiti, a partire dal gruppo di vita cristiana del Cenacolo, individuando insieme ad esso, nella preghiera, gli elementi per una prima verifica e discernimento. Il sacerdote moderatore, in questo processo di coordinamento, ha l’ultima responsabilità di indirizzo e di promozione qualora vi fossero più possibilità operative.